Casiello: Avvocati, siamo pronti per mettere Ordine
.02 Apr

Casiello: Avvocati, siamo pronti per mettere Ordine

“I clienti ci guardano”, dice la Casiello che invita tutti a lasciarsi il passato alle spalle – che non significa dimenticarlo –  e a voltar pagina a partendo dalla norma che blocca la ricandidatura di chi ha già svolto due mandati. Propone ad amici e avversari di confrontarsi sui programmi futuri della classe forense ionica (3500 avvocati) e della cittadinanza, che poi è il blocco d’utenza quotidiana degli avvocati. Le schermaglie del week end non la appassionano, dunque.

Si vota per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine Avvocati, a Taranto.  E in vista di metà maggio le liste pronte sono già due. Egidio Albanese aveva presentato la sua venerdì scorso. Poco fa è stato il turno di Mirella Casiello, in via Abruzzo a due passi dal Tribunale.  “Siamo tra gli Ordini più numerosi di Italia – ha spiegato la capofila di un gruppo che la vorrebbe alla presidenza –  contiamo oltre 3.000 iscritti; 3.000 Avvocati che vivono la Città e le sue problematiche.

L’obiettivo che ci poniamo è tornare ad essere il corpo intermedio tra le Istituzioni del territorio e i Cittadini, sempre più bisognosi di tutela”. Le proposte sono tante. “Lo sportello del Cittadino, previsto dalla Legge professionale, sarà un punto di forza del nostro agire: si occuperà, tra l’altro, di promuovere la conoscenza dell’impegno dell’Avvocatura a favore della tutela dei diritti. Inoltre si curerà di diffondere la conoscenza degli Istituti della difesa d’Ufficio e del Patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti.
A tal proposito, insisteremo perché la liquidazione dei compensi dei Colleghi avvenga in ragione non inferiore alla misura già indicata dal CNF sin dal 28.4.2017 – spiega la Casiello –  vogliamo concertare le regole con la Magistratura locale per tutto quanto attiene l’ammissione al patrocinio nel processo penale”. Naturalmente, un occhio di riguardo verso i colleghi più giovani “che si affacciano alla Professione. Istituiremo uno sportello di consulenza, per consentire a ciascuno di creare il proprio studio a seconda delle necessità dei componenti e delle nuove forme di esercizio della professione (cooperative, società, studi associati); ed uno sportello dedicato alla europrogrammazione, per intercettare i fondi destinati alle professioni e alle start up. Intendiamo inoltre contenere la tassa di stazionamento. Puntiamo ad una abolizione del contributo annuale di stazionamento per i primi tre anni di iscrizione all’Albo  – dice la Casiello – e la riduzione progressiva della quota, come in uso presso altri Ordini, con equilibrio di bilancio attraverso il recupero delle morosità croniche (che oggi ammontano a oltre 160.000 euro) e un deciso taglio alle spese superflue”. Poi, tra gli altri punti sostanziali della piattaforma “politica” emerge l’esigenza della “pubblicazione delle delibere consiliari, il rispetto del divieto di assumere incarichi (anche dalle Pubbliche Amministrazioni) da parte dei Consiglieri
Saremo garanti dell’effettivo rispetto del criterio di turnazione degli incarichi di Mediazione, anche bilanciando quantità e valore degli incarichi, che saranno resi pubblici”.

Infine, “la valorizzazione della Scuola forense, l’offerta formativagratuita. Abbiamo l’ambizione di appassionare i Colleghi che vorranno fruire della formazione locale; non lasceremo che la Scuola diventi un semplice distributore di crediti. E, da ultimo, poiché il Palazzo di Giustizia è anche il nostro posto di lavoro, il luogo ove trascorriamo una buona parte della giornata, ci impegniamo a perseguire migliori condizioni di lavoro per tutti noi, in collaborazione con la Magistratura e il personale di Cancelleria. Il nostro obiettivo è lavorare insieme, senza ruoli di subalternità. La Giurisdizione e il suo esercizio, a tutela dei Diritti dei Cittadini, impone parità di trattamento tra tutti i protagonisti del processo” ha concluso la candidata presidente.

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