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Eredità, servono i documenti “decisivi”

(di Mariana Minutiello) L’esibizione del certificato di morte non è sufficiente per essere considerato erede. Questo il principio fissato dalla Cassazione Civile con la recentissima ordinanza del 4 Dicembre 2019 n.31695. Alla base della decisione un ricorrente che aveva denunciato il mancato esame da parte dei Giudici di Appello del certificato di morte. Il legislatore, attraverso il dispositivo dell’art.366 c.p.c (comma 1 n.6),  prevede che siano indicati i documenti purché decisivi. I Supremi Giudici hanno stabilito che il certificato di morte dimostra l’avvenuto decesso di una persona ma non accerta affatto quali e quanti eredi il de cuius abbia lasciato né se i vocati all’eredità l’abbiano accettata o se l’ abbiano accettata con il beneficio dell’inventario.
Il documento di cui il ricorrente denuncia l’omesso esame, pertanto, è un documento del quale non viene illustrata la decisività ai fini dell’esito della lite e ciò ha comportato l’inammissibilità del ricorso. E’ quindi un documento non decisivo.

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