Cnf obbligato a pubblicare i compensi dei consulenti, il Tar dà ragione a Mirella Casiello
.11 Mar

Cnf obbligato a pubblicare i compensi dei consulenti, il Tar dà ragione a Mirella Casiello

Gli Ordini professionali sono Enti pubblici e ad essi si applica la medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazione. “È dunque pacifico che anche gli Ordini professionali siano tenuti all’applicazione del d.lgs. n. 33 del 2013 e, dunque, siano tenuti agli obblighi di pubblicazione da esso previsti”.

E’ il contenuto della recente sentenza n.1921-2021 del Tar del Lazio che ha accolto la richiesta di accesso civico dell’avv. Mirella Casiello, volta a conoscere i compensi dei consulenti e collaboratori esterni del Cnf.

(ne parla anche il Sole24Ore, leggi qui). La questione si inserisce nell’ambito della ben più ampia normativa in tema di trasparenza e, ancora una volta, la nostra azione punta il faro sull’intenzione del Legislatore che dal 2016 ha inteso implementare le esigenze di trasparenza introducendo “l’accesso generalizzato” (art. 5 comma 2) ai sensi del quale “chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti, secondo quanto previsto dall’art. 5-bis”.

(ne parla anche Altalex, leggi qui). Tale previsione si traduce, in estrema sintesi, in un diritto di accesso non condizionato dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti ed avente ad oggetto tutti i dati,  i documenti e le informazioni detenuti dalle pubbliche amministrazioni, anche ulteriori rispetto a quelli per i quali è stabilito un obbligo di pubblicazione.

La ratio della riforma risiede nella dichiarata finalità di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico.

Il nostro Studio, quindi, si è reso strumento  di tutela dei diritti dei cittadini e di promozione della partecipazione degli interessati all’attività amministrativa. (su Fb leggi)

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