Cnf e dintorni: considerazioni amare a margine dell’udienza romana. In attesa del giudizio…
.20 Feb

Cnf e dintorni: considerazioni amare a margine dell’udienza romana. In attesa del giudizio…

(di Mirella Casiello) Cominciamo dalla foto: è di sei anni fa. Una vita fa, prima che il vaso di Pandora fosse scoperchiato dalla Cassazione.

Riflessioni di un’iscritta a margine dell’udienza di ieri, a Roma, nel Tribunale Civile, in tema di doppio mandato e ineleggibilità di nove componenti del Cnf (leggi qui). Non posso negare si essere rimasta scandalizzata dalle sentenze creative (in tema di reclami elettorali) che hanno firmato dei colleghi ai quali sono stata legata da solida stima e amicizia (in qualche caso).
Ci penserà la Cassazione a mettere la matita blu sui loro nomi. È un problema loro, non mio. Riguarda la memoria che lasceranno del loro operato. È invece un mio problema il fatto che ieri la parte poderosa della discussione sia stata sostenuta dai difensori del Cnf. E non dai difensori degli ineleggibili, che si sono limitati a riportarsi. Ciò significa che la maggioranza dei consiglieri del Cnf ha deciso di costituirsi in giudizio per difendere la posizione degli ineleggibili NEL MERITO (sic!)
E per farlo, il Cnf ha deciso di partire dalle eccezioni procedurali. Ha incentrato la difesa sostenendo che un avvocato italiano, uno qualunque di noi iscritti, o 20 di noi…. o 1000 di noi, NON ha ha il diritto di contestare alcunché al Cnf. Né la composizione dell’organo di autogoverno né la composizione dell’organo di giurisdizione speciale né la quantità delle indennità autoliquidate (sono pochi euro all’anno a testa, suvvia…..hanno detto proprio così!!!), tantomeno la misura delle spese rimborsate per l’attività istituzionale!
Hanno addirittura scritto che i denari non escono dalle nostre tasche!
Ebbene, tutto questo mi ha mortificata. Tutto questo ha spazzato via la stima e fiducia che riponevo ancora nel mio organo di autogoverno (ancorché epurato dagli ineleggibili) Francamente, sapere che la maggioranza dell’assise di via del Governo Vecchio ha autorizzato tutto ciò, mi porta a concludere che siamo al capolinea del sistema ordinistico. É lecito dunque domandarsi se i tempi sono maturi per superare questa struttura che ha assunto aspetti padronali, abbandonando ogni aspetto corporativo..  Per quanto mi riguarda credo proprio di sì.

 

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