.11 Mag

Cicloturismo, pedalando contro la crisi

(di Mariana Minutiello) In piena emergenza sanitaria Covid -19 la bicicletta potrebbe rivelarsi uno tra i mezzi di trasporto in forte crescita. E’ del resto alternativa ad automobili e trasporti pubblici, potrebbe traghettare il Paese al di fuori dell’emergenza sanitaria alleggerendo il carico di traffico e di passeggeri sui mezzi. La bicicletta, perchè no, avrebbe un impatto consistente sull’economia del Paese anche anche il chiave turistica. Nel 2019, i pernottamenti dei ciclisti hanno infatti  raggiunto quota 55 milioni, ovvero il 6,1% del totale delle presenze turistiche. Il cicloturismo potrebbe però raggiungere livelli superiori.
A darne conferma c’è il rapporto Isnart- Unioncamere e Legambiente che, recentemente, ha affermato che i pernottamenti degli italiani, al netto dei turisti stranieri, hanno raggiunto i 20,5 milioni. Se agli 1,4 milioni di ciclomotori italiani che abitualmente fanno le vacanze in bicicletta si aggiungessero anche quelli che si muovono nell’arco temporale gennaio/ maggio, si potrebbe arrivare a quasi 26 milioni di persone, affiorando ad una crescita del 26%.
Ad incrementare l’afflusso turistico potrebbe contribuire l’incentivo governativo di 500 euro per l’acquisto di biciclette che andrebbero a sostenere un mercato che l’anno scorso ha registrato la vendita di 1,7 milioni di pezzi.
Il modello da tenere in considerazione è quello del Trentino Alto Adige: da solo costituisce un terzo dell’intero flusso cicloturistico, con un giro d’ affari di oltre 1,1 milioni di Euro l’ anno.
E dunque necessaria la connessione tra protagonisti locali, enti territoriali e strutture ricettive allo scopo di attivare un’offerta turistica attrattiva.

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